Il sole: rischi e benefici

L'ESPOSIZIONE
L’esposizione non dipende solo da quanto a lungo si sta al sole, ma anche da fattori ambientali che modificano notevolmente gli effetti dell’irradiazione. Conoscere questi fattori è fondamentale per proteggersi efficacemente dal sole.

STAGIONE
D’estate occorre proteggersi di più dal sole a causa dell’inclinazione con cui i raggi solari raggiungono la Terra. Ma anche in primavera bisogna stare attenti: quando il desiderio di stare all’aria aperta e i raggi del sole si fanno di giorno in giorno più intensi, si può sottovalutare il rischio di una scottatura.

ORA DEL GIORNO
In qualunque stagione le ore di maggiore intensità sono quelle centrali della giornata (dalle 11.00 alle 15.00), quando il sole è più alto all’orizzonte. L’effetto è massimo d’estate, quando si consiglia di cercare sempre riparo all’ombra, ma anche in pieno inverno si può rischiare un’esposizione eccessiva se ci si trova a basse latitudini, verso i tropici o l’equatore, oppure in alta montagna, dove all’effetto dell’altitudine si può sommare il riflesso della neve.

LATITUDINE
Procedendo verso i poli, i raggi solari colpiscono in maniera più obliqua la terra, per cui l’irradiazione nelle aree agli estremi Nord e Sud del mondo è meno forte anche d’estate. Viceversa, l’inclinazione dei raggi solari tende a essere inferiore avvicinandosi all’equatore, dove il sole è a picco tutto l’anno. In queste zone bisogna adottare ogni precauzione in qualunque stagione, cercando l’ombra nelle ore centrali del giorno e proteggendosi anche quando il cielo sembra coperto.

ALTITUDINE
A mano a mano che si sale in montagna l’atmosfera si fa più rarefatta e il filtro nei confronti dell’irradiazione solare si riduce. Per questo con l’inizio della bella stagione, in primavera e soprattutto in estate, c’è il rischio di forti scottature. Anche in pieno inverno è importante proteggere la pelle quando ci si trova ad alta quota. L’effetto dei raggi ultravioletti sulla pelle rimane anche se non ci si scotta e può manifestarsi a distanza di tempo con un invecchiamento cutaneo precoce o un maggior rischio di tumori della pelle.

CONDIZIONI ATMOSFERICHE
Parte dei raggi ultravioletti passa anche attraverso le nuvole, soprattutto quando non sono continue o compatte. Quindi un cielo nuvoloso non basta a evitare i rischi del sole se, per la stagione, l’ora, l’altitudine e la latitudine, l’esposizione è comunque alta. D’altra parte più il cielo è limpido, maggiore è l’esposizione ai raggi UV. Se c’è vento, poi, il rischio aumenta, perché la temperatura si può abbassare traendo in inganno le persone sull’effettiva intensità dell’irradiazione.

RIFLESSO
Un ulteriore fattore che può amplificare gli effetti dell’irradiazione solare è il riflesso prodotto dalle superfici come neve, sabbia, acqua.
UV INDEX
Per aiutare le persone a fare scelte informate e prudenti sulla loro esposizione al sole, da alcuni anni le autorità sanitarie forniscono un indice di esposizione ai raggi ultravioletti (UV index) che indica per ogni giorno e città il livello di rischio previsto in relazione alla stagione e alle condizioni atmosferiche.
